01-09-2019: LA CASTA ARISTOCRATICA DEI PARLAMENTARI SELEZIONATI.

Atene, la prima espressione della democrazia nella storia, su una popolazione di 40.000 abitanti e una cittadinanza (coloro che avevano diritti politici) di circa 25000 cittadini, aveva un'assemblea di 501 partecipanti annuali:cittadini eletti a rotazione una parte con il voto e una parte a sorteggio. Se si considerano poi gli altri partecipanti alle altre cariche abbiamo dai 700 ai 1000 cittadini annualmente coinvolti nella vita politica della città Stato. Insomma: rotazione e suddivisione dei poteri assicurava o la partecipazione democratica. Questo perché i democratici considerano la Politica una funzione naturale, positiva, addirittura una garanzia di sopravvivenza della vita degli umani. Non a caso Aristotele definiva l'uomo come animale politico.
Qui siamo al contrario. Con la scusa di spese insopportabili (giacché la politica viene considerata innaturale, negativa, un sacrificio per pochi sacrificati al servizio) si riduce decisamente la partecipazione con la costituzione di una casta ristretta e controllata perché non eletta ma nominata dal club dei segretari dei partiti (che di nuovo, con il proporzionale, contano più delle istituzioni).
Ora che lo chieda il M5S, abituato alla ipocrisia della falsa partecipazione in cui si convocano assemblee di parlamentari e base elettorale solo a ratifica, cioè solo dopo che le decisioni sono state prese non si sa da chi, ci sta.
Che un partito che ha nei suoi valori fondanti i principi democratici (che d'altronde ha prodotto una legge elettorale che ha istituzionalizzato il ruolo del capo), ci sta meno, ma molto, molto meno. Direi che non ci sta per niente.
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